Nuovi percorsi, nuove storie

Fare della natura un elemento strutturale delle nostre città, realizzare e gestire foreste urbane non è solo un piacere, ma un’opportunità strategica per una comunità sana. Se vogliamo intervenire oggi per le città del futuro, le piante devono tornare a essere a pieno titolo nostre concittadine.

Per questo abbiamo dedicato il suo primo percorso di visita al verde urbano come infrastruttura cittadina, per dare al visitatore occasionale uno spunto di scoperta e a quello più interessato un approfondimento ulteriore, con una pagina web raggiungibile tramite QR Code.

Il percorso prevede 5 punti di interesse: uno introduttivo e uno per ciascun argomento: qualità dell’aria, mitigazione delle isole di calore, rifugio per biodiversità e gestione delle acque piovane. Ognuno offre spunti misurati, perché i numeri sono fondamentali per dare il giusto peso alle nostre scelte.

Nel 1950 il 30% dell’umanità viveva in agglomerati urbani e si prevede di arrivare al 70% nel 2050. Nel 2030 la superficie occupata da città potrebbe superare di molto il milione di km2. Sarà popolata dai bambini di oggi, che dovranno affrontare problemi di cui solo ora noi adulti iniziamo a percepire l’abrasività. Che rapporto avrà con la natura chi nasce e cresce in aree ad alta urbanizzazione? Come potremmo mitigare già oggi gli effetti del cambiamento climatico, per aumentare la vivibilità delle città future?

Una risposta è: creando ambienti urbani con più mescolanza e prossimità tra uomini e piante. Le nostre città ancora non sanno percepire il vero contributo delle aree verdi, lasciandole confinate a un ruolo estetico, o al massimo allo svago. Questo confinamento si ripercuote sulle risorse che destiniamo alla loro cura: se il ritorno del verde è frivolo, anche la spesa (anzi, l’investimento!) rischia di essere marginale, e mai legato a pianificazioni di lungo termine.

Il percorso si affianca alla nuova segnaletica disponibile all’ingresso, e ne seguiranno altri a breve: un percorso di taglio umanistico sulla storia dell’orto, uno farmaceutico sulle piante medicinali e uno evoluzionistico sulle relazioni tra piante e animali.