Caccia a Ottobre Rosso

Una cosa che ci disturba sempre un po’, a noi uomini, è scoprire che gli eventi naturali più belli non siano nati apposta per la delizia dei nostri occhi. Come se questo tarpasse le ali al fascino, che invece dovrebbe aumentare quando ne realizziamo la raffinatezza.

È ottobre ed è tempo di un post sul foliage. Ogni anno la virata cromatica delle foglie ci riempie gli occhi di bellezza e a pieno diritto affolla le timeline dei social, con i suoi toni rilassanti e chiassosi, in uno di quegli ossimori tutti naturali: sospiri e voglia di tuffarsi nei mucchi di foglie gialle.

Nei nostri climi, quando la disponibilità di luce cala e il rischio di gelo è alto, i costi di manutenzione delle foglie superano i benefici della fotosintesi e così la sopravvivenza si adatta alla perdita. Durante la bella stagione la verde clorofilla viene sempre sostituita, mascherando altri pigmenti già presenti come i gialli carotenoidi. Con l’avvicinarsi dell’autunno, le notti più lunghe e fresche segnalano agli alberi che è ora di prepararsi al freddo: nel picciolo si chiude il rubinetto della linfa, la clorofilla non viene più rinnovata degradandosi rapidamente ed emergono i carotenoidi che invece resistono più a lungo. Il semaforo da verde diventa giallo e noi giustamente ci fermiamo a guardare ammirati, rallentando la nostra frenesia produttiva con quella delle foglie.

Alla stretta del rubinetto, però, un po’ di zuccheri rimane intrappolato nelle foglie, rivelando un meccanismo e un ventaglio di toni non sempre raccontato e tipico degli aceri o della liquidambar. Quelle risorse vengono spese nella sintesi di nuovi pigmenti prima assenti, gli antociani rossi e viola brillanti e, a differenza del verde e del giallo, questo rosso cambia di intensità ogni anno. La colpa è soprattutto del meteo.

Più le giornate autunnali sono soleggiate, infatti, e più zuccheri resteranno chiusi nella foglia al momento giusto. Più zuccheri, più antociani, più fiammate rosse nella chioma a variegare il giallo uniforme dei carotenoidi. Per avere un foliage pirotecnico sono quindi desiderabili giornate di sole e notti fresche tra l’estate e l’inizio dell’autunno. Non è per noi, ma è l’ultimo affascinante e raffinato regalo del sole d’estate.