ascidi igienici

Cosa c’entra una toilette con un orto botanico? E con una pianta insettivora? In questa stagione non ci sono molti fiori in orto. Questo però non impedisce lo sbocciare di storie e l’incrocio di argomenti e scoperte possibili, anche tra discipline molto lontane tra loro e anche includendo oggetti che mai parrebbero abbinabili a una pianta, come i sanitari delle toliettes. Ad esempio, al tiepido delle nostre serre le insettivore del genere Nepenthes continuano a sfruttare i loro ascidi per integrare la dieta povera d’azoto e tra i vari sistemi che permettono il funzionamento di queste trappole per insetti c’è la speciale superficie che ne riveste l’interno. Si tratta di un materiale vegetale che è contemporaneamente superidrofobico e superlipofobico, ovvero rende impossibile la presa sia a sostanze a base acquosa che a materiali grassi, impedendo a qualsiasi insetto di aggrapparsi per risalire una volta scivolato all’interno. Questa caratteristica permette anche agli ascidi di restare sempre puliti e di accumulare facilmente liquidi al loro interno anche quando non piove.
Cosa c’entrano i sanitari? In molte parti del mondo l’uso delle toilette igieniche come le conosciamo noi occidentali è limitato dalla scarsa disponibilità d’acqua: dove è appena sufficiente per bere non può essere sprecata nello sciacquone. Così, ingegneri e biologi, studiando la struttura e i tessuti delle Nepenthes hanno messo a punto un materiale che può essere applicato all’interno dei sanitari in ceramica per renderli ancora più scivolosi e garantirne l’igiene dimezzando il consumo di acqua (cosa utile ovunque e non solo nei paesi in via di sviluppo). Le toilette non sono l’unico ambiente in cui questa ispirazione vegetale trova impiego: lo stesso materiale può essere usato su vetro, metallo e tutto ciò che si può sporcare, dal parabrezza alle ali degli aerei, dalle lenti degli occhiali a quelle delle videocamere.