Di che colore è quel fiore?

Si fa presto a dire che un papavero è rosso. E’ più difficile spiegare a parole di che rosso si tratti. Pensiamo ad esempio alle rose e alla loro gamma quasi infinita di gialli, rosa, arancio e appunto, di rossi più o meno pallidi o più o meno pompeiani.
La descrizione oggettiva dei colori ha tormentato per anni pittori, grafici, stampatori, imbianchini e mille altre professioni, inclusi fiorai, giardinieri, filosofi e letterati. La signora vuole una tenda di una certa tonalità di giallo, ma non proprio quella, più tenue. Il signore desidera un blu Genova, ma non troppo chiaro e con una nota turchese per la nuova verniciatura dell’auto. Che si fa?
Oggi, per questi e per meno faceti problemi, sono disponibili soluzioni nate prendendo a prestito indicazioni giunte dalla fisica, contaminate con altri saperi: in fondo un colore è una “banale” lunghezza d’onda, una “semplice” porzione dello spettro luminoso che possiamo convertire in un codice unico per ciascuna tonalità. Sono così nati sistemi tri- e quadricromatici dalle sigle strane come RGB, CYMK ed esiste il Pantone Matching System, per il quale ad esempio il signore di prima avrebbe gradito un codice colore esadecimale #003896, una sfumatura medio scuro di blu-turchese.
Una volta, invece, quei problemi potevano riguardare (ed essere risolti al tempo stesso con) i fiori. Bastava solo trovare un modo per avere davanti agli occhi tutto l’arcobaleno di pigmenti prodotti da petali, frutti e foglie, con cui scegliere la sfumatura prediletta. Il “Repertoire de couleurs pour aider a la determination des couleurs des fleurs, des feuillages et des fruits” è un catalogo in due volumi pubblicato nel 1905 dalla Societe Francaise Des Chrysanthemistes. Al suo interno si trovano 365 tavole con oltre 1200 campioni di colore abbinati a precise varietà e specie botaniche.
Qui in orto abbiamo la fortuna di averne una copia e sfogliarlo conduce a un pensiero opposto a quello di chi lo ha redatto. La domanda infatti non è più “come faccio a ottenere il colore di quel fiore”, ma “come faccio a trovare oggi quella pianta lì con quel colore meraviglioso?”.